Per dare aiuto a chi si trova senza reddito a causa del blocco delle attività lavorative dovuto all’emergenza sanitaria, il Governo nazionale ha stanziato delle risorse da distribuire alle famiglie per l’acquisto di alimentari e beni di prima necessità. Tali risorse sono state distribuite ai Comuni che le gestiscono ognuno in maniera differente. Il Comune di Catania ha denominato questo contributo “buono spesa” e ha permesso ai cittadini dal 3 al 10 aprile di fare domanda per ottenerlo. Vediamo insieme come funziona, quando verrà erogato, come comportarsi in assenza di notizie.
Come nasce il buono spesa.
Con l’Ordinanza numero 658 del 29 marzo 2020 la Protezione Civile ha distribuito a tutti i Comuni italiani i 400 milioni di euro stanziati dal Governo per consentire l’accesso ai beni di prima necessità ai nuclei familiari più in difficoltà. Qui l’ordinanza. 320milioni di euro sono stati distribuiti ai Comuni in proporzione al numero di abitanti, i restanti 80 milioni sono stati distribuiti proporzionalmente al livello di povertà degli abitanti del Comune.
Anche la Regione Siciliana ha approvato lo stanziamento di risorse da destinare alle famiglie per l’acquisto di beni di prima necessità. Con la Delibera di Giunta Regionale n. 124 del 28 marzo 2020 la Regione ha stanziato 100milioni di euro per i Comuni. Di questi tuttavia la copertura in bilancio pare essere al momento solo di 30milioni di euro. Qui la Delibera.
Quanto è stato dato al Comune di Catania.
Al Comune di Catania sono stati versati dalla Protezione Civile nazionale 2milioni 559mila 511euro (2 559 511,62 euro). Il 3 aprile 2020 il Ragioniere Generale ha accertato il versamento dell’importo con Provvedimento numero 72 avente ad oggetto “Accertamento fondi solidarietà alimentare ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n° 658 del 29.03.2020” . Qui il Provvedimento.
Dovrebbero essere versati, ma ancora non vi è alcuna certezza in merito, 6milioni 231mila 680 euro (6 231 680 euro) dalla Regione Siciliana. Nessun provvedimento contabile ha ancora accertato il trasferimento di questi fondi. Qualora la somma destinata dalla Regione fosse effettivamente ridotta a soli 30milioni di euro su base regionale, a Catania sarebbero destinati 1milione 869mila 504 euro (1 869 504 euro).
Come il Comune di Catania ha deciso di utilizzare questi fondi. I criteri.
Con Delibera di Giunta municipale numero 32 del 2 aprile 2020, il Comune di Catania ha approvato i macrocriteri per distribuire alla popolazione le somme destinate dalla Protezione civile (fondi già arrivati) e dalla Regione (fondi non ancora arrivati). Qui la Delibera.
I criteri stabiliti dal Comune di Catania per accedere ai fondi destinati da Protezione Civile e Regione, elencati nella delibera 32 sono:
– persone e nuclei familiari che versano in stato di bisogno già note ai servizi sociali;
-persone e nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza sanitaria che si trovano in stato di bisogno con mancanza di denaro/liquidità a causa della perdita di lavoro, dando priorità ai soggetti e nuclei familiari che disoccupati /inoccupati non beneficiano di sostegno pubblico (RDC-REI—NASPI-Indennità di mobilità-Cassa Integrazione Guadagni ed altre forme di sostegno). Si ricomprendono in tale categoria anche coloro i quali sono titolari di aziende in forma singola o associata e titolari di partita IVA che hanno dovuto chiudere o che hanno subito drastiche diminuzione di reddito, lavoratori occasionali che pur avendo contratti attivi, hanno subito una contrazione del lavoro;
– persone e nuclei familiari in stato di bisogno ma percettori di sostegni pubblici , solo dopo avere esaurito la platea dei soggetti e nuclei familiari di cui sopra.
L’importo del buono
Il Comune di Catania, a differenza di altri comuni, ha stabilito che il buono fosse per ogni nucleo familiare dello stesso valore, 400 euro. Di questi 300 euro sono spendibili per generi alimentari, 100 euro per prodotti di prima necessità.
La domanda andava presentata al Comune entro il 10 aprile 2020.
Il Comune ha pubblicato e diffuso con ogni mezzo in data 3 aprile 2020 il modulo da compilare online o tramite gli uffici comunali per accedere al buono.
Quante domande sono state presentate.
Sono state presentate 16175 domande. Non è possibile sapere se le domande sono tutte valide. Il Comune ha comunicato che i servizi sociali su 3000 domande analizzate, hanno dato parere positivo su 2372 domande.
Dopo aver presentato la domande cosa si deve attendere?
Il Comune ha diffuso un elenco di risposte alle più frequenti domande dei cittadini. Basta cliccare su questo link.
I rallentamenti.
La procedura per l’attivazione della carta ha mostrato di non essere pienamente efficiente. Inoltre i numeri di telefono attivati dai servizi sociali del Comune sono intasati e diventa quasi impossibile mettersi in contatto con gli uffici. Dal Comune fanno sapere che i problemi sono in fase di risoluzione e presto chi ne ha diritto potrà avere accesso alla app e alla card con il buono spesa.
Cosa sono questi buoni?
I buoni spesa sono dei “buoni pasto” elettronici o cartacei da spendere nei supermercati e negli esercizi commerciali convenzionati, tutti pubblicati sul sito del Comune di Catania. Qui il link. L’appalto per la consegna dei buoni pasto è stato affidato alla società Day Ristoservice S.p.A, per un importo di 1milione 900mila 500 euro con provvedimento numero 71 del 3 aprile 2020. Qui il link. I buoni pasto avranno un valore di 300 euro.
I restanti 100 euro potranno essere spesi nelle farmacie convenzionate con Federfarma di cui il Comune di Catania dovrebbe pubblicare l’elenco sul sito internet istituzionale del comune, www.comune.catania.it , ma l’elenco non è stato ancora pubblicato. La spesa dovrebbe essere consentita direttamente tramite tessera sanitaria. Qui il Protocollo d’intesa tra Comune di Catania e Federfarma con le linee guida dell’accordo.
I soldi basteranno per tutti?
Il Comune nel provvedimento numero 71 del 3 aprile 2020 ha indicato il numero di cittadini catanesi a cui sarà garantito l’accesso al buono: “Considerato il numero di cittadini (circa 6.300) che il Comune intende sostenere con i fondi ministeriali”. Infatti se si divide la somma destinata al comune dalla Protezione civile per 400 euro, ovvero l’importo di ogni buono, si raggiunge il numero di 6398 buoni. Di fronte al numero di domande presentate e la percentuale di domande accettate già riferita dal Comune, apparentemente i soldi della Protezione Civile potrebbero non bastare. Tuttavia non stiamo considerando i fondi destinati dalla Regione Sicilia. Non appena tali somme saranno inviate al Comune, si dovrebbe essere in grado di erogare il buono spesa a tutti gli aventi diritto.
Segnalazioni di disservizi.
Per problemi con la app si può contattare direttamente il call center dell’azienda che le gestisce al numero 0512106509.
Per informazioni dal Comune di Catania invece sono attivi diversi numeri di telefono di assistenti sociali. I numeri attivi sono: 3897819211 – 3288216050 – 3275346270 – 0957422659 oppure si può inviare una mail a: buonospesa@comune.catania.it . Anticipiamo che è molto difficile mettersi in contatto con i funzionari del Comune, per via dell’intasamento delle linee. Inoltre i funzionari che rispondono spesso non hanno accesso al sistema di gestione delle domande, per cui si limitano a una consulenza telefonica di base non potendo dare informazioni sullo stato della domanda.